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E’ la tedesco-tunisina Latifa Sayadi la vincitrice di Prima Linea 2018

  • By Prima Linea 
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Latifa SayadiUna danza eseguita ad unisono da un gruppo di ballerine: gioia, leggerezza, luce, aria, voglia di spiccare il volo, armonia e canto sono i sentimenti che travolgono al momento della fine di un’esperienza tragica come quella della guerra.

E’ questo il significato dell’opera di Latifa Sayadi che è risultata vincitrice della 4° edizione di Prima Linea – Premio Internazionale d’Arte Fabbrile, superando di pochi voti la coppia trevigiana composta da Maurizio e Gabriele Vazzoler, padre e figlio.

Anche quest’anno l’iniziativa ha visto il coinvolgimento delle scuole: gli istituti scolastici ad indirizzo artistico  hanno lavorato sul tema “VISIONI DAL FUTURO: nuovi scenari tra eredità culturale ed innovazione, presentando un progetto che potesse essere poi punto d’ispirazione per i maestri fabbri. Una commissione composta da Maestri fabbri ha scelto la descrizione di Chaima Ait Taleb, studentessa del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Castelmassa (Ro). E a questa descrizione si sono ispirate le opere presentate dai Maestri fabbri che ha poi portato alla vittoria di Latifa Sayadi.

Nata nel 1970 a Cartagine (Tunisia) da madre tedesca e padre tunisino, Latifa Sayadi, concluso il percorso scolastico di design, ha affinato le proprie conoscenze e competenze nel campo della lavorazione dei metalli con una serie di esperienze che l’hanno portata in Germania, Francia, Inghilterra ed ora in Portogallo, dove vive e lavora.

Latifa Sayadi ha partecipato dal 2007 a numerose esposizioni, tra le quali ricordiamo quelle di Berlino, Barcellona, Venezia, Memphis, Helfstin, Napoli, Parigi e Tunisi.

Nel 2009 ha vinto il premio per l’artigianato creativo della Camera dell’Artigianato di Berlino.

Collezionisti delle sue opere sono musei, il Ministero della Cultura tunisino e privati.

Il progetto di Latifa Sayadi è stato particolarmente gradito ed apprezzato dagli stessi colleghi fabbri, componenti della commissione giudicante assieme al Sindaco di Vittorio Veneto ed alla Presidenza di Confartigianato Vittorio Veneto. L’originalità della composizione e la sua realizzabilità in collettiva sono stati i punti qualificanti in questa edizione del concorso: ”Un’opera corale, pensata per essere realizzata a più mani. Ogni fabbro può esprimere la propria capacità ed espressione stilistica ma nello stesso tempo riesce a dialogare con gli altri: una danza dove un’unica armonia nasce da identità culturali diverse. Solo riuscendo a comprendere le diversità dell’altro e ad accettarle, ci si può elevare e guardare oltre l’orizzonte, verso un futuro possibile”  

Inizia ora la fase esecutiva, in cui Latifa Sayadi dovrà coordinare l’attività dei Maestri fabbri Paolo Vendramin, Gabriele e Maurizio Vazzoler, Luca Bonanni, Diego Imperatore e Gabriele Giurati per la realizzazione dell’opera che, una volta terminata, sarà situata in un’aiuola antistante la sede di Confartigianato Vittorio Veneto, quale dono alla città di Vittorio Veneto da parte dei maestri del Ferro battuto.

Prima Linea è un’iniziativa che si inserisce nelle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale e vuole mettere in dialogo la realtà del ferro battuto, così peculiare del territorio vittoriese, con il mondo della scuola d’arte.

Il progetto, promosso da Confartigianato Vittorio Veneto e curato da Federica Preto per Fondo Palstico, gode di numerose collaborazioni e patrocini, come quello del Comitato Regionale Veneto Celebrazioni Centenario Grande Guerra e l’inserimento del logo dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.